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Mutuo fondiario: caratteristiche

Mutuo fondiarioMutuo fondiario: caratteristiche

Come per tutto quanto riguarda il settore della finanza e i servizi che vanno ad interessare i nostri soldi, anche per quanto riguarda il mutuo fondiario è bene cercare di capirne bene le caratteristiche per valutare la possibilità di richiederlo alla propria banca.

 

Definizione
Il mutuo fondiario è un particolare tipo di finanziamento caratterizzato da una scadenza medio-linga e dalla necessità  di presentare, quale garanzia, l’accensione di un’ipoteca di primo grado su un immobile esistente. Tale tipo di finanziamento, concesso dalle banche a condizioni agevolate ovvero a tassi di interesse particolarmente bassi, solitamente viene utilizzato per acquisto di case intese come singole unità immobiliari ultimate e non frazionabili, con finalità di prima casa, ristrutturazione o acquisto casa; oltre che per questi motivi può essere richiesto per avviare un’attività professionale.

Durata e importi
La durata del mutuo fondiario varia da un periodo minimo di 1 anno e mezzo ad un massimo di 30 anni.
Come accade in molti casi e con molte banche, quanto maggiore sarà la durata e tanto maggiore risulterà essere anche l’interesse dovuto alla banca. Rispetto ad un mutuo che prevede anche la garanzie dell’ipoteca, il vantaggiosi lega al fatto che che le imposte da pagare insieme alle spese di notaio e gali oneri catastali sono minori.
inoltre, il valore del finanziamento massimo che può essere richiesto può raggiungere il massimo dell’80% del valore stimato dell’immobile che viene posto in garanzia. Esso viene elargito al richiedente – di età compresa tra i 18 e i 25 anni – in un’unica soluzione, a differenza del mutuo edilizio che viene concesso in modo graduale, cioè man mano che procedono i lavori rispetto alla costruzione di un edificio.
In base al calcolo degli interessi, quali sono le tipologie di mutuo fondiario?

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Caratteristiche
Di seguito troverete un elenco con le descrizioni delle caratteristiche principali:
– Mutui fondiari a tasso fisso: tasso, durata e ammontare della rata sono fissati al momento della stipula e non variano col tempo;
– mutui fondiari a tasso variabile: il tasso applicato, e quindi la quota di interessi di ogni rata del mutuo, varia in base alla variazione dei tassi di mercato presi a riferimento (in genere il tasso di riferimento è il tasso Euribor);
– mutui fondiari a tasso misto: in questo tipo di mutuo le varie banche hanno meccanismi diversi in riferimento al calcolo del tasso, comunque in genere in certe fasi si applica un tasso fisso e in altre un tasso variabile;
– mutui a rata costante: sono mutui a tasso variabile ma a rata costante, quindi le variazioni del tasso di interessi comporta una variazione della durata del mutuo;
– mutui fondiari a tasso variabile con cap: è un particolare mutuo a tasso variabile con un tetto massimo al tasso applicabile a seguito del rialzo del tasso Euribor;
– mutui fondiari a rata crescente;
– mutui fondiari che nel primo periodo dell’ammortamento prevedono il solo rimborso di quote interessi.
Circa gli interessi passivi è prevista la detrazione dal reddito quando il mutuo è acceso per l’acquisto o la costruzione della prima casa: a riguardo è utile prendere visione della normativa vigente al momento dell’operazione di acquisto in quanto modalità e importi possono cambiare con frequenza durante gli anni.
E’ normalmente prevista, come per gli altri mutui, la possibilità dell’estinzione anticipata come da contratto sottoscritto.

 

 


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