L’importante testo normativo 215 del 1992 ha introdotto utili agevolazioni per l’imprenditoria Femminile. Tutti i consigli per comprendere bene questa risorsa, chi ne beneficia e come farlo senza incorrere in errori.
La Legge 215/ 92 e l’Imprenditoria Femminile
Questo testo normativo è oggi uno dei riferimenti più importanti per quanto riguarda le agevolazioni all’Imprenditoria Femminile. La sua definizione è merito del Ministero dello Sviluppo Economico che ha voluto offrire all’imprenditoria femminile strumenti concreti per avviare e rafforzare le attività. Le risorse cui ci riferiamo sono soprattutto contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati (Tassi vantaggiosi).
Specifichiamo come le procedure per ottenere i finanziamenti sono ben specificate nel testo del Dpr 314 del 2000.
Come la Legge sostiene l’Imprenditoria Femminile
Periodicamente è prevista la pubblicazione di un Bando in cui sono, di volta in volta, specificate le modalità di finanziamento e le Agevolazioni per l’Imprenditoria Femminile.
Imprese individuali o Aziende in cui vi è un’importante partecipazione femminile possono rispondere ai Bandi inviando i moduli compilati che sono sempre pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Successivamente avviene la pubblicazione di una graduatoria che rispetta parametri specifici: occupazione, partecipazione femminile all’impresa, programmi finalizzati al commercio elettronico e certificazioni ambientali e di qualità.
Specifichiamo che i criteri restrittivi per acceder alle Agevolazioni per l’imprenditoria Femminile previsti dalla L 215/92 sono specificati dal Decreto del 25 Novembre 2005.
Come richiedere le Agevolazioni
La Legge specifica che ogni impresa o Azienda a partecipazione femminile che voglia usufruire delle Agevolazioni deve obbligatoriamente presentare un Business Plan finanziario che sia descrittivo dell’attività d’impresa. Il documento va presentato che agli uffici Regionali competenti.
I Beneficiari della Legge 215/92
Questi i requisiti previsti per accedere alle agevolazioni per l’Imprenditoria Femminile:
- l’impresa deve avere meno di 50 dipendenti
- Il fatturato deve essere inferiore a 7ML di Euro con uno stato patrimoniale inferiore a 5 ml.
- non deve esistere una partecipazione superiore al 25% con un’impresa di dimensioni superiori.
- in imprese individuali il titolare deve essere una donna.
- in società di persone e cooperative: le donne devono costituire ameno il 60% dei soci;
- – in società di capitali le quote di capitale devono essere per almeno i 2/3 di proprietà di donne e gli organi di amministrazione devono essere costituiti per almeno 2/3 da donne.
Cosa finanzia le Legge
Sono, in particolare, finanziati con agevolazioni:
– gli avvii di attività imprenditoriale;
– Rilevamenti di attività preesistenti;
– Realizzazione di progetti aziendali innovativi
– Acquisto di nuovi servizi e prodotti utili ad accrescere la produttività e apportare innovazione organizzativa.
Quali i Settore agevolati dalla Legge 215 92
Le agevolazioni per l’imprenditoria femminile previsti da questa Legge sono indirizzati ad imprese che operano in determinati settori che sono:
– manifatturiero e assimilati
– commercio
-turismo
– servizi
– agricoltura
– siderurgia
– costruzioni e riparazioni navali
– industria automobilistica
– produzione di fibre sintetiche
– industrie alimentari
– industrie delle bevande e del tabacco.
E’ importante sottolineare che non ci sono requisiti geografici: sono ammesse richieste di finanziamento provenienti dall’intero territorio nazionale.