Il taeg è un indicatore e serve ad avere un’idea del costo complessivo del prestito. Vediamone i particolari.
Il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) è un indicatore del tasso virtuale applicabile ad un mutuo: ogni mutuo ha dei costi complessivi totali, che comprendono spese fisse, spese accessorie, tasse e quant’altro. Attraverso il Taeg si ha la possibilità di avere un’idea complessiva del costo di un mutuo e comparando le percentuali si può capire quale mutuo sia a costo minore, in confronto ad un altro.
Il TAEG: Come si calcola
Il calcolo del Taeg viene effettuato tenendo conto di alcuni parametri. Le varianti di cui si fa carico sono le seguenti:
1. Spese di istruttoria
2. Spese di assicurazione
3. Spese di riscossione rimborsi
4. Rimborso del capitale
5. Spese di revisione del finanziamento
6. Pagamento degli interessi
7. Spese di apertura e di chiusura pratica
8. Eventuali altre spese espressamente richiesto dall’Istituto di credito
Il decreto Ministeriale che ha dato vita al Taeg risale al luglio del 1991: con questa opzione si è cercato di rendere uguali e paragonabili i costi dei vari mutui, dando uno strumento in più ad ogni cliente che deve necessariamente capire quale sia la soluzione migliore.
Perchè il TAEG Mutuo è fondamentale?
Calcolare il costo di un mutuo attraverso il Taeg è fondamentale e di grande aiuto. Il calcolo matematico può essere fatto con appositi strumenti telematici o attraverso l’aiuto degli stessi Istituti bancari. La formula che ne permette il calcolo comprende: rata, capitale, durata, spese iniziali e spese periodiche. Il totale che se ne ricava è il Taeg.
Normalmente, la percentuale Taeg è accompagnata da quella TAN (Tasso Annuo Netto), che è il Taeg al netto delle spese. È noto anche come ISC (Indice Sintetico di Costo) ed è obbligatorio renderlo noto in tutti i documenti informativi, utili al cliente per decidere come e dove chiedere un mutuo.