Rifinanziamento Mutuo: Cos’è? E’ Possibile Farlo con la Stessa Banca?

Durante il periodo di ammortamento del mutuo, si può avere una nuova necessità di ottenere nuovamente un finanziamento per operare ristrutturazioni piuttosto che per altri bisogni familiari, allungando il periodo di ammortamento in cambio di un’aggiunta di liquidità. Questa modifica del contratto non è detto che sia stipulata alle stesse condizioni del mutuo originario. Si cercherà, nelle prossime righe, di individuare le caratteristiche del rifinanziamento.

Come funziona il rifinanziamento di un mutuo

Il rifinanziamento di un mutuo ha lo stesso significato del rifinanziamento di qualsiasi altro prestito. Si tratta di chiudere l’operazione in corso per iniziarne una nuova. La differenza tra il capitale erogato del nuovo e il valore di estinzione del vecchio si tradurrà in liquidità per il richiedente.

A differenza del rinnovo di altre tipologie di prestito, quando si rifinanzia un mutuo, occorre considerare le peculiarità di questo contratto.

Innanzi tutto, nel mutuo è presente un’ipoteca che richiede una procedura particolare per l’iscrizione e per la cancellazione della medesima. Per questo motivo può essere necessario attendere qualche tempo prima che si possa concludere l’operazione.

Un altro fattore da considerare riguarda il motivo per cui viene chiesto il rifinanziamento. Infatti, quando si chiede un mutuo nuovo, in particolar modo se si tratta di prima casa, si può godere di tassi agevolati, cosa che non avviene per altre tipologie di mutuo come quello di ristrutturazione o quello di liquidità. Ogni istituto di credito mette a disposizione della clientela fogli informativi attraverso i quali si può confrontare il livello dei tassi applicati per le diverse tipologie di mutuo. Così un mutuo per l’acquisto della prima casa non potrà essere rifinanziato allo stesso tasso, poiché si tratterà di ottenere un nuovo finanziamento con una motivazione differente.

Rifinanziamento mutuo con la stessa banca

L’operazione di rifinanziamento si può impostare con un istituto di credito diverso da quello del mutuo originario ma può essere conveniente mantenere la stessa banca come controparte.

Ti può interessare anche:  Mutuo con Ammortamento alla Francese e all'Italiana: Principali Caratteristiche e Differenze

Scegliere il medesimo istituto può tradursi in due vantaggi. Il primo attiene all’ipoteca. Infatti, la banca ha già l’ipoteca iscritta a suo favore al catasto e non è necessaria la procedura di cancellazione e nuova iscrizione. La garanzia immobiliare, infatti, non porta un riferimento allo specifico atto di mutuo, ma solamente il beneficiario a favore di chi è inscritta.

Il secondo vantaggio attiene al tasso applicato. Infatti, rimanendo con lo stesso istituto di credito, almeno se gli impegni sono stati assolti sempre in modo regolare, si può ottenere un tasso più di favore rispetto a quello contenuto sul foglio informativo e che si applica normalmente alla nuova clientela.

Anche nel caso di rifinanziamento del mutuo con lo stesso istituto, i controlli di prassi vengono ugualmente effettuati, tramite la classica interrogazione presso le banche dati, in modo da evitare di aumentare l’esposizione verso soggetti di dubbia solvibilità. Dal punto di vista della banca, il rifinanziamento può essere l’occasione per aggiungere garanzie attraverso fideiussioni o altre tipologie di rafforzamento della posizione del debitore.

Rifinanziamento o rinegoziazione: differenze

Rifinanziamento e rinegoziazione possono sembrare due operazioni simili a giudicare dal nome, ma si tratta di due procedimenti che portano a risultati estremamente differenti tra loro. Con il rifinanziamento si ottiene la chiusura del mutuo iniziale e si ha un contratto nuovo e nuova liquidità per il cliente che potrà essere vincolata ad una ristrutturazione in caso sia questa la nuova tipologia di mutuo, oppure non avere specifici indirizzi di spesa se si tratta di un mutuo di liquidità.

Con la rinegoziazione, invece, il mutuo iniziale non viene chiuso, ma viene solo modificato il piano di ammortamento, senza che venga erogata nessuna nuova somma al richiedente. La rinegoziazione non prevede la possibilità di cambiare istituto e nemmeno una modifica delle condizioni contrattuali tra le quali il tasso di interesse. Per rinegoziare con un altro istituto di credito, occorre prima intervenire con un’operazione di surroga.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *