Una tipologia di mutuo interessante e da prendere in considerazione è il cosiddetto mutuo con opzione che si distingue per un tasso d’interesse rinegoziabile. Bisogna, quindi, capirne le caratteristiche e a quali esigenze di adatta meglio.
Mutuo con opzione: dal tasso variabile a quello fisso?
Pensate possa essere comodo avere un mutuo che permetta il passaggi oda un tasso variabile a quello fisso, e viceversa, a seconda della nostra situazione economica?
Di fatto è una soluzione possibile grazie al mutuo con Opzione, chiamato anche mutuo rinegoziabile. La sua peculiarità è quella di permettere al mutuatario di ricalcolare il tasso d’interesse insieme alla propria Banca, sempre nel rispetto del contratto di mutuo inizialmente stipulato.
Caratteristiche del mutuo
Un mutuo con opzione prevede, spesso, comunque un tasso d’ingresso su cui sono calcolate le prime rate del rimborso.
Per il periodo successivo, dopo cioè il primo numero di rate (variabile a seconda della Banca e del mutuo), inizia ad essere applicato il tasso d’interesse scelto dal mutuatario che può essere fisso o variabile.
Inoltre, il contratto del mutuo con opzione stabilisce anche che ad un certo punto del piano di rimborso (dopo un numero di rate pagate), il cliente ha la possibilità di cambiare il tasso, rinegoziarlo appunto. Mutuatario e Banca si siedono a tavolino per tutte le valutazioni sulla necessità di mutare e mantenere un tasso fisso o variabile.
Vantaggi della rinegoziabilità del mutuo
Un mutuo con opzione è di per se un vantaggio nel momento in cui offre la possibilità di mutare tasso di interesse durante il piano di ammortamento. Si tratta di un’elasticità da tenere in considerazione alla luce di valutazioni sulla personale situazione economica del cliente: cosa pensa di poter prevedere per il suo futuro lavorativo e reddituale?
Inoltre, la rinegoziazione è un vantaggio collegato alla possibilità che il cliente ha di adeguarsi a eventuali mutazioni del costo del denaro: se vi sono condizioni future vantaggiose, il tasso d’interesse può essere ricalcolato e modificato.
Come si gestisce la rinegoziazione
Un mutuo con opzione prevede che, al termine del “periodo di opzione” previsto dal contratto, il cliente possa valutare l’opportunità di rinegoziare il mutuo e cambiare il tasso d’interesse.
La banca accompagna il mutuatario che può modificare tali condizioni sul contratto: l’aggiustamento dei tassi seguirà le mutazioni degli indici pubblicati il giorno stesso in cui è gestita la rinegoziazione.
La Banca non cambierà lo Spread, ma adeguerà il tasso IRS collegato al tasso variabile.